Serafino Amabile Guastella nasce a Chiaramonte Gulfi, nel Ragusano, il 6 febbraio 1819 in una aristocratica famiglia di provincia.
Negli anni della prima formazione riceve un’educazione religiosa; continua gli studi a Palermo, dove non mancano riferimenti all’Illumi-nismo francese e all’Empirismo inglese.
Scoppiata la rivoluzione del 1848, è eletto segretario del comitato cittadino di Chiaramonte Gulfi e si arruola volontario nella guardia nazionale per combattere contro le truppe borboniche. Liberata la Sicilia, si dedica al giornalismo pubblicando il periodico “Fra Rocco” (1860-62) e all’attività d’inse-gnante, dapprima a Modica poi a Chiaramonte Gulfi.
Toccato dal clima culturale fortemente orientato alla ricerca folclorica pubblica i Canti popolari del circondario di Modica (1876), Vestru (1882) e Padre Leonardo (1885). Del 1877 è la pubblicazione di uno studio su L’anti-co carnevale della contea di Modica, mentre è del 1884 l’opera di maggior fortuna intitolata Le parità e le storie morali dei nostri villani.
A metà tra il narratore e l’etnologo, il Guastella è stato un attento studioso della civiltà contadina e della cultura tradizionale, nonché precursore delle scienze antropologiche e fine interprete delle dinami-che sociali popolari. Ritiratosi nella natia Chiaramonte dopo venticin-que anni d’insegnamento, vi si spegne il 6 febbraio 1899, giorno del suo ottantesimo compleanno.