Giuseppe

Fava

Giuseppe Fava nasce a Palazzolo Acreide, in provincia di Siracusa, il 15 settembre del 1925.

Trascorre la sua infanzia prevalentemente a Palazzolo, ma l’attività del padre – insegnante elementare – lo conduce, dal primo mese di vita, a un breve ma importante soggiorno in un paese della provincia di Ragusa, Monterosso Almo.

Dopo il Ginnasio e il Liceo frequentati a Siracusa durante la guerra, si laurea in Giurispru-denza a Catania. Qui alla carriera forense preferisce il giornalismo, intraprendendone la pratica come cronista per il quotidiano “Sport Sud”.

Collaborerà inoltre con “La Domenica del Corriere”, “Tutto-sport” e “Tempo illustrato” di Milano.

Negli stessi anni, oltre alle inchieste poi raccolte nei volumi Processo alla Sicilia (1970) e I Siciliani (1980), scrive i suoi romanzi più famosi: Cronaca di un Uomo (1966), La Violenza (1969), Gente di rispetto (1975), Prima che vi uccidano (1977) e Passione di Michele (1980), molti dei quali diver-ranno film, nonché le opere teatrali Il Proboviro (1972), Bello Bel-lissimo (1975) e Foemina ridens (1980). Si dedica inoltre saltuaria-mente all’incisione e alla pittura.

Nel 1980 è chiamato alla direzione del “Giornale del Sud”, da cui viene presto licenziato per manifesta incompatibilità ambientale – il quotidiano era espressione di settori imprenditoriali cui Fava non lesinava attacchi. Nel 1982 costituisce, insieme alla parte della redazione del “Giornale del Sud” che ne aveva condiviso le scelte, la cooperativa editoriale Radar e registra il mensile “I Siciliani”.

I temi delle inchieste pubblicate dalla rivista – la devastazione del paesaggio, i missili a Comiso, i tentacoli allungati dalla mafia – maturano nel dramma Ultima violenza (1982), cui seguirà la violenza reale, il vile agguato mafioso che pone fine alla sua vita la sera del 5 gennaio del 1984.

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